Asini e unicorni: come migliorare la tua social media strategy

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Asini e unicorni: come migliorare la tua social media strategy

Oggi parliamo di come i contenuti abbiano lo straordinario potere di migliorare una social media strategy portandola al successo grazieagli unicorni. Avete capito bene, ma per comprendere a pieno questa affermazione dobbiamo fare un passo indietro.

Ogni azienda per incrementare il proprio business deve avere una strategia media basata su una corretta pianificazione di obiettivi e budget, creazione di contenuti e analisi dei risultati.

Ma vi è mai capitato di pensare che nonostante i vari sforzi di marketing e gli investimenti, i risultati non fossero esattamente quelli desiderati? Questo perché spesso dedichiamo troppo tempo a contenuti non performanti e poco utili in termini di ritorno, invece di puntare su contenuti di qualità e di interesse per il pubblico.

Un noto guru del marketing, Larry Kim, distingue i contenuti in due tipologie:

  • Unicorni: contenuti preziosi, vincenti e quasi magici, in grado di generare traffico online, coinvolgere il pubblico e generare nuovi clienti.
  • Asini: contenuti di qualità inferiore alla media, poco interessanti e praticamente invisibili online.

Gli unicorni sono materiale raro e prezioso, che non copre più del 3% dei contenuti, mentre gli asini sono praticamente tutto il resto, ben il 97%. È chiaro che per migliorare una social media strategy è necessario concentrarsi solo sui contenuti unicorno, ma come?

Ecco quattro passaggi fondamentali per creare una strategia a prova di unicorno:

  • Testare diverse campagne pubblicitarie;
  • Distinguere gli asini e individuare gli unicorni analizzando il tasso di engagement;
  • Uccidere gli asini poco performanti;
  • Popolare il mondo di unicorni.

Provare prima di investire

La maggior parte delle aziende vive in un mondo popolato da asini perché crede che investire budget indistintamente su tutti i contenuti e sugli stessi canali permetta di ottenere un'alta copertura. Non c'è nulla di più sbagliato.

Se è vero che una buona strategia media si basa su contenuti di qualità, è anche vero che questi sono determinati dai risultati concreti, non da una lista di attributi. Infatti, gli algoritmi di Google e Facebook sono i principali responsabili della visibilità di un contenuto. Per quanto un articolo possa sembrare interessante e originale, quello che ci interessa è: quante persone l'hanno letto? Quanti si sono trasformati in clienti? Così, nel mondo online vengono penalizzati gli asini che non portano risultati, mentre il destino degli unicorni è una via verso il successo perché si traduce in azioni concrete (click e conversioni).

Per trovare gli unicorni bisogna produrre molte campagne pubblicitarie variando su tutti i canali a disposizione: blog, email, post Twitter o Facebook. Il segreto è provare più volte e su diverse piattaforme senza mai smettere di analizzare i risultati. In pratica, prima ancora di decidere quanti soldi investire è necessario sapere in cosa e perché.

Asini contro unicorni

L'interesse degli utenti nei confronti di un contenuto si misura in termini di interazione, per questo l'engagement gioca un ruolo decisivo in ogni social media strategy che si rispetti. Maggiori saranno le interazioni del pubblico, più valore verrà assegnato al contenuto in termini di visibilità.

È chiaro quindi che, misurando l'engagement dei nostri contenuti, possiamo distinguere gli asini dagli unicorni. Avremo dei post con un basso tasso di engagement, inutili e poco performanti, e altri con un tasso decisamente più alto, in grado di attirare l'attenzione del pubblico e spingerlo ad interagire. Quale momento migliore per abbandonare gli asini e concentrarsi solo sulle potenzialità degli unicorni?

Popolare il mondo di unicorni

Qui si entra nel vivo di una social strategy vincente. Abbiamo determinato quali siano i contenuti più efficaci, ed eliminato quelli inutili ai fini di business. Ora vogliamo solo creare contenuti magici e non ci resta che trasformare gli unicorni in contenuti affini che cavalchino il successo di quelli precedenti.

Esistono vari modi per farlo:

  • creare articoli che approfondiscano l'argomento in modo più dettagliato;
  • trasformare gli articoli in infografiche, video, guide utili o materiali scaricabili;
  • creare webinar o conferenze sull'argomento.

La social media strategy si concentra sul riadattamento dei contenuti e sulla loro trasformazione. Il segreto risiede nel clonare l'idea vincente, senza abbandonarla, e diffondere i piccoli unicorni sui diversi canali in modo strategico.

L'errore più comune risiede nel perdere tempo su contenuti asini che non hanno il potenziale per generare risultati, senza sfruttare pienamente il materiale di qualità.

Insomma, gli asini non si trasformeranno mai in unicorni e queste creature magiche liberano il loro potenziale solo se trovate, misurate e trasformate innumerevoli volte grazie a una social media strategy efficace.

 

 

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