Che cos'è un piano editoriale?

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Che cos'è un piano editoriale?

Per un'azienda, specialmente una di dimensioni medio-piccole, farsi notare sul web è ormai indispensabile per trovare nuovi clienti. È qui che si gioca la partita per conquistare il pubblico, sempre più abituato a usare la rete per qualunque esigenza.

Una ricerca britannica ha mostrato che in media ogni persona passa in rete 2 ore e 51 minuti al giorno, e il tasso di crescita annuo del tempo speso online in Italia arriva al 3%. Questo significa non solo che la rete è importante, ma che lo è sempre di più.

 

 

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Ma come farsi notare in rete? Elaborando una strategia a 360°, che sia in grado di raggiungere il pubblico in modo efficace e soprattutto redditizio, e questa strategia è detta piano editoriale. Consiste nel produrre dei contenuti capaci di attirare il pubblico e diffonderli in modo che lo raggiungano. Ecco ora come si procede per creare un piano editoriale vincente.

 

1. Identifica il tuo target

Chi è interessato ai tuoi prodotti? Il primo passo per creare un contenuto efficace è sapere a chi vuoi parlare. Cerca di scoprire più informazioni utili possibili sui clienti che hai già: età, genere, provenienza geografica, professione, fascia di reddito, livello di istruzione e via dicendo. Più informazioni avrai sulle tue buyer persona, meglio potrai tarare la tua strategia.

 

2. Scegli i canali di diffusione più efficaci

Una volta identificato il tuo target, sarai anche in grado di capire quali luoghi frequenta su internet. In generale, in rete si tende a muoversi contemporaneamente su due tipi di canali:

  • I social network, uno strumento indispensabile per costruire un contatto diretto e personale con i potenziali clienti. Occorre naturalmente saper scegliere il social più apprezzato dal tuo pubblico di riferimento. La tua azienda produce scarpe per una clientela giovane e appassionata di moda? Allora preparati a curare un profilo Instagram. Vendi servizi indirizzati a professionisti di alto profilo nel settore IT? Buttati su LinkedIn.
  • blog o i siti web aziendali, grazie ai quali è possibile condurre il cliente alla scoperta dei prodotti e dei brand. In una rete sempre più affollata di siti, l'elaborazione di contenuti capaci di spiccare è qualcosa di sempre più complesso, di cui parliamo meglio nel prossimo punto.

3. Crea degli ottimi contenuti

Nei primi anni di internet, i siti aziendali contenevano praticamente solo le descrizioni dei prodotti in vendita. Erano l'equivalente digitale di un catalogo cartaceo. Oggi è tutto diverso, i siti attivi sono più di un miliardo e usare il proprio come semplice vetrina dei prodotti non basta più. Occorre attirare i potenziali clienti ancora prima che vogliano comprare, in modo che, quando avranno intenzione di farlo, possano indirizzarsi verso la tua azienda.

Un esempio? Se produci biciclette e pubblichi con regolarità sul tuo blog aziendale degli articoli che interessano ai ciclisti (“Come riparare una camera d'aria da soli”, “Ecco le città italiane con le migliori piste ciclabili”, ecc), le probabilità che a questi ultimi venga in mente la tua azienda quando si troveranno a voler acquistare una nuova bici saranno notevolmente più alte.

Ma ancora non basta. Bisogna anche che i contenuti siano capaci di emergere su quelli che sono il principale veicolo di arrivo sui siti web, i motori di ricerca, e in particolare Google. Per questo devono anche essere realizzati con attenzione alla SEO, dopo un'indagine delle keyword e dei relativi flussi di traffico.

 

4. Pianifica il tuo calendario delle pubblicazioni

Prova a pensare ai siti che frequenti abitualmente: molto probabilmente, tutti pubblicano nuovi contenuti regolarmente, a scadenze più o meno fisse. Ma se smettessero di farlo, continueresti a seguirli? Se un blog che ti piace moltissimo smettesse di pubblicare una volta alla settimana, come aveva sempre fatto, e pubblicasse un nuovo post dopo un mese, un altro ancora dopo tre settimane e via dicendo, probabilmente ti stancheresti di seguirlo.

E non sono solo i lettori a pensarla così, ma anche Google, che predilige i siti aggiornati con regolarità a quelli che pubblicano nuovi contenuti solo una volta ogni tanto.

Per questo è fondamentale pianificare un calendario di pubblicazioni, sia sui social network sia su blog e sito aziendali.

 

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